Itinerari tematici in Val d'Orcia
La Val d’Orcia è una meta ideale per chi ama gli itinerari tematici.
Il cammino della fede
Un buon modo per vedere la Val d’Orcia è seguire un itinerario dedicato ai luoghi della fede. Quest’area ha da sempre un legame profondo con la Cristianità, dato che Enea Piccolomini, ovvero Papa Pio II, nacque proprio al Castello di Corsignano .
Pienza non è l’unico luigo interessante per chi vuole seguire le vie di questo “cammino della fede” in Val d’Orcia. Un’altra meta da non perdere è l’Abbazia di Sant’Antimo. C’è qualcosa di magico in questo luogo: l’abbazia si trova in aperta campagna, e il grande cipresso che si erge solitario accanto alla torre campanaria con il suono dei Canti Gregoriani che risuonano nella chiesa ne fanno un posto davvero speciale. Basta allontanarsi nei campi e sedersi a guardarla da lontano per sentirsi investiti da un grande senso di pace.
L’Abbazia si trova lungo la Via Francigena e sembra che sia stata voluta da Carlo Magno in persona. Si narra che, tra il 774 e il 781, l’imperatore avesse ricevuto le reliquie di San Sebastiano e Sant’Antimo dal Papa Adriano e che per onorare il dono avesse deciso di fondare in quest’angolo di Toscana uno dei più importanti monasteri del tempo.
I monaci offrono visite guidate dell’Abbazia di Sant’Antimo, mostrando ai visitatori la chiesa e il campanile. È anche possibile mangiare con i frati nel refettorio del monastero.
La visita è gratuita e può anche essere svolta autonomamente. Gli tinerari sono contrassegnati da colori. Il tour guidato completo è quello arancione. Il tour verde è più breve ed è l’itinerario storico; l’itinerario blu è dedicato all’arte; infine, l’itinerario giallo è il tour spirituale che illustra la vita nel monastero.
I monaci accolgono volontari per il lavoro nei campi e offrono corsi di Canto Gregoriano e polifonico. Ci sono corsi interessanti come “canta e cammina“, in cui i partecipanti imparano a cantare camminando nella splendida campagna della Val d’Orcia.
Da segnalare la festa dedicata a Sant’Antimo che si svolge ogni anno il 10 e l’11 di maggio. La sera del 10 c’è una processione e l’11 la festa si sposta tutta all’Abbazia.
Per maggiori informazioni sulle visite all’Abbbazia di Sant’Antimo e su quando ascoltare i Canti Gregoriani, si veda il sito: http://www.antimo.it/
La terza tappa per chi è in cerca dei luoghi di grande spiritualità è la meravigliosa Collegiata di San Quirico d’Orcia.
Itinerario dedicato alla natura
Gli amanti della natura non devono perdersi il Parco Naturale della Val d’Orcia.
Il territorio della Val d’Orcia è per la maggior parte coperto da colline basse e armoniose attraverso le quali il fiume Orcia scorre lento dopo essere sgorgato da una gola. La storia geologica della regione è molto lunga: ben 5 milioni di anni. La Val d’Orcia deve in parte il suo aspetto attuale ai due vulcani della Toscana meridionale, Radicofani e il Monte Amiata: la loro lava ricoprì queste terre per diventare poi un tipo di roccia chiamata trachite.
L’erosione ha svolto un ruolo primario nella formazione di questo paesaggio unico al mondo plasmando il suolo argilloso e formando i calanchi e le biancane, tipici dei dintorni di Casa a Tuoma (Pienza), Ripalta (San Quirico), Lucciolabella, Beccatello, e Torre Tarugi (Pienza), Contignano, Pietre Bianche e il Poggio Leano (Radicofani).
Il paesaggio della Val d’Orcia a nord-ovest di Bagno Vignoni ha un aspetto “meno tipico”, con i suoi boschi e la macchia mediterranea che si alternano ai vigneti di Montalcino e proseguono verso il mare. Le pendici del Monte Amiata sono ricoperte da splendidi faggeti e castagneti. Altre specie di alberi che si trovano in questa zona sono la querce e naturalmente l’albero simbolo della Val d’Orcia: il cipresso.
La Val d’Orcia vanta anche una fauna selvatica molto varia. Nel parco ci sono diversi itinerari interessanti. Un modo carino di scoprire la Val d’Orcia è a bordo del Treno Natura, una locomotiva a vapore che attraversa spettacolari paesaggi su un vecchio binario sulla linea ferroviaria Siena-Grosseto.
L’itinerario dell’acqua
Un terzo itinerario tematico in Val d’Orcia è quello del Parco dei Mulini. Il Parco dei Mulini è stato creato con l’intenzione di salvaguardare e ridare vita ai molti antichi mulini del territorio senese. Con 4 mulini la Val d’Orcia era una zona di grande importanza grazie alla terra particolarmente adatta ai cereali. Lo sfruttamento delle sorgenti termali che mantenevano una portata costante consentiva di macinare anche in estate quando la maggior parte dei mulini erano fermi.
A chi è interessato a questi aspetti raccomandiamo Vivo d’Orcia, il Festival dell’acqua che si tiene a Ermicciolo il 22 Marzo, e una visita alla sorgente del Vivo che sgorga tra le rocce.
La passeggiata da Ermicciolo all’Eremo, lungo il fiume, è in assoluto una dei più bei sentieri dell’Amiata: ci si può fermare alle cascatelle e alla diga nel bosco, o alle grotte in cui i partigiani si rifugiavano durante la seconda guerra mondiale, oppure nei siti archeologici dove sono stati rinvenuti reperti dell’età mesolitica e dell’epoca etrusca. Potreste anche vedere un rarissimo esemplare di picchio verde il cui cinguettio si ode talvolta tra gli alberi secolari.
E per chi ama le terme, si raccomanda una visita alle terme di Bagno Vignoni di Bagni San Filippo.
La foto del banner è di rayced. Alcune delle foto in questa pagina sono state scattate da: Renzo Ferrante, Silver67, ghiandol, gi+cri, lunaciel, argo_72, drfist2001 e emMO.