La Val di Merse
La Val di Merse si trova tra Siena e l’Alta Maremma ed è famosa per la sua natura rigogliosa. La Val di Merse è il territorio compreso tra i fiumi Farma e Merse ed è interamente coperta da fitti boschi punteggiati da paesini medievali e castelli. Si trova inoltre un’area ricca di acqua, i cui poteri lenitivi sono riconosciuti fin dall’antichità, basti pensare alle terme di Petriolo.
La Val di Merse è una destinazione ideale per gli amanti della natura. I percorsi per fare escursioni a piedi, in bici o a cavallo solcano i boschi e offrono la possibilità di godere dei suoni della natura e della pace di un area che è rimasta immutata nei secoli. Una passeggiata facile ma suggestiva è quella che da Monticiano conduce all’abbazia di San Galgano. Un vero e proprio viaggio indietro nel tempo.
Chi ama le escursioni in bicicletta troverà ben 11 itinerari in Val di Merse con descrizioni, mappe dettagliate, altimetrie e indirizzi e informazioni utili nella guida “Terre di Siena – Val di Merse in bici” che può essere richiesta alla proloco dei vari paesi oppure contattando il Gruppo Ciclistico Val di Merse e disponibile sul loro sito.
Un altro ottimo modo per visitare la Val di Merse è a cavallo. Attraverso sentieri silenziosi e tranquilli si scorgono all’improvviso castelli abbandonati, torrioni abbarbicati a speroni di roccia, eremi nascosti tra i boschi, animali selvatici e si godono viste indimenticabili. A cavallo si possono visitare paesi medievali arrivandovi come i cavalieri del passato. Brenna, Torri, Lestine, e le fattorie della campagna toscana come ad esempio la Fattoria di Montestigliano appaiono tra i boschi e regalano attimi difficili da dimenticare. Le passeggiate a cavallo lungo i fiumi Farma e Merse e attraverso i boschi della Montagnola Senese sono tra le più belle.
I paesi della Val di Merse
Naturalmente la Val di Merse non è solo sinonimo di natura. Ci sono paesi bellissimi da visitare come Monticiano, Chiusdino, Murlo e Sovicille. Monticiano è un paese medievale da cui si gode un incredibile panorama sulla valle del fiume Merse. Ci sono per altro un’ottima enoteca e un pub molto carino.
Chiusdino è un paese bellissimo da cui si vedono la valle del Merse e le colline metallifere della Maremma fino a Massa Marittima. Il paese ha la struttura di un castello fortificato e risale al IX secolo. A Chiusdino si possono visitare le chiese di San Martino fuori le mura, la Prepositura di San Michele accanto alla casa dove nacque San Galgano e la vicina chiesa della Compagnia di San Galgano che conserva un interessante bassorilievo che ritrae il santo mentre trafigge la roccia con la spada. Vicino a Chiusdino si raccomanda la visita al borgo-castello di Frosini (XI secolo), antica residenza dei conti della Gerardesca, a Luriano, Castelletto al castello di Montalcinello.
Murlo è un antico borgo risalente al XII secolo. Dal paese si può vedere la splendida valle del fiume Ombrone fino alle colline di Montalcino. Murlo ha origini etrusche e tracce degli insediamenti etruschi sono state rinvenute a Poggio Civitate e Poggio Aguzzo. I reperti sono custoditi nel Museo Archeologico del paese ospitato da quello che un tempo era il palazzo del vescovo. In paese si possono anche ammirare alcuni altri edifici di pregio come la cattedrale e le vecchie prigioni.
Il paese di Vescovado ha la peculiarità di essere nato dall’unione di due paesini, Andica e Tinoni, ancora divisi all’inizio del XIX secolo. Nel paese si può ammirare un dipinto della Vergine in trono con i Santi del XV realizzato da Benvenuto di Giovanni.
Sovicille si trova a circa 10 km da Siena sull’antica Via Maremmana che collegava Siena alla costa della Maremma. Quest’area abitata sin dall’età della pietra è ricca anche di resti etruschi e romani. Sovicille e dintorni sono caratterizzati anche da numerosi tesori di natura storico-artistica abbazie e pievi romaniche quali quelle di San Giusto a Balli, Pernina, Molli, Ponte allo Spino, San Lorenzo a Sovicille e Torri dove i visitatori possono ammirare lo splendido chiostro policromo dell’Abbazia di Santa Mustiola (XIII secolo). In zona ci sono inoltre splendide ville come Villa Cetinale (XVII secolo, disegnata dall’architetto Carlo Fontana), Villa Celsa con i suoi stupendi giardini e la Villa Linari (XVIII secolo).
I musei della Val di Merse
L’Antiquarium di Poggio Civitate, il Museo Archeologico, ospita i reperti trovati nel sito di Poggio Civitate, che hanno un grande valore perché hanno contribuito in maniera decisiva a conoscere meglio la civiltà etrusca. Il sito di Poggio Civitate non è infatti una necropoli, ma un palazzo nobiliare del VI secolo a.C. e una bottega artigiana, che hanno offerto una prospettiva del tutto nuova e inusuale sugli Etruschi in Val di Merse.
Oltre al Museo Archeologico la Val di Merse ospita altri musei interessanti, quale ad esempio il Museo del Bosco di Orgia, da non perdere se si desidera conoscere davvero la vita e l’ambiente di questo angolo di Toscana. Il museo è situato in una vecchia stalla e ospita oggetti usati dai tagliaboschi e dai carbonai che delineano un’immagine netta chiara e suggestiva della vita in Val di Merse rimasta inalterata fino a soli 50 anni fa.
Il museo propone cinque passeggiate: I carbonai (4km), l’Eremo (5 km), il fiume (4 km), e Castiglion che Dio sol Sa (21 km) perfetti per chi ama il trekking. È un vero viaggio nell’antropologia, nella flora, nella fauna e nella geologia che fornisce un’idea precisa della vita nei boschi e delle attività ad essa collegate. Ci sono anche dei percorsi a tema, come ad esempio “Il bosco come laboratorio” che consiste in una delle escursioni con approfondimenti su aspetti precisi relativi alla fauna o alla flora, etc del bosco della Val di Merse. Sono disponibili mappe dettagliate dei percorsi.
Il museo e le camminate possono essere piacevoli per chi è interessato a scoprire di più sull’archeologia pre-industriale, sulle antiche professioni e sulla lavorazione del carbone. Ad esempio si possono vedere le antiche carbonaie e scoprire i mestieri ad esse collegate: i “palaioli” tagliavano la legna, i “vetturini” trasportavano I tronchi con l’aiuto dei muli, i “carbonai”, uomini anneriti che vivevano in capanne nel bosco spostandosi di tanto in tanto per trovare le zone più adatte per fare il carbone. Erano loro i veri esperti del bosco e conoscevano l’arte di trasformare il legno in carbone. Il lento processo di combustione durava 4 o 5 giorni, poi i vetturini arrivavano con gli “imballini”, gli uomini che mettevano il carbone nelle balle, e ne misuravano il peso accuratamente. Naturalmente i nuovi metodi di produzione industriali e le nuove fonti energetiche hanno condannato queste antiche professioni ad un lento ma inesorabile declino.
Se siete curiosi di scoprire come si viveva in Val di Merse nel passato, non potete non fare trekking nei boschi della zona. Lungo i fiumi Farma and Merse, ci sono molti resti di antichi mulini medievali che sfruttavano l’acqua per generare energia per la lavorazione del ferro, della lana, del grano, etc. Vicino Monticiano, lungo il Farma nel comune di Roccastrada ci sono ancora i resti di molte ferriere costruite qui dalla fine del 1200 in poi. Nella zona di Chiusdino dopo l’anno 1000 sorsero numerosi castelli specializzati nello sfruttamento delle miniere come quella di Miranduolo e i ricchi monasteri costruirono dozzine di mulini per produrre farina e lavorare la lana, come ad esempio a San Galgano o a Santa Maria di Serena. Presso Murlo il metallo è stato lavorato fin dall’epoca etrusca e nel medioevo sorsero numerosi mulini di proprietà di nobili o monasteri. Nel XIII secolo l’abbazia di Santa Trinità di Torri con la città di Siena creò una serie di grandi mulini sviluppando avanzate tecniche ingegneristiche per assicurare l’approvvigionamento di farina alla città.
La Val di Merse ha inoltre una lunga tradizione culinaria. Da non perdersi sono la carne della Cinta Senese, un tipo di maiale, la minestraccia, una zuppa della tradizione della cucina povera toscana e i piatti a base di funghi o cacciagione, frutto dei boschi di queste zone. Su richiesta si possono organizzare corsi di cucina e degustazione di olio d’oliva e di vini.
La foto nel banner è di alessandraelle. Alcune delle foto in questa pagina sono state scattate da: Gaspa, Sacred Destinations, Matteo Dudek, enzo.tiberi, carlotardani, KCarls, fabiogis50, Alessandro Innocenti, Ianloic.