Il Palio di Siena
Cos’è il “Palio di Siena“? La risposta più semplice è una corsa di cavalli che si svolge in Piazza del Campo a Siena due volte all’anno, il 2 luglio e il 16 agosto, durante la quale si battono 10 quartieri storici del centro, ossia 10 Contrade, per vincere un “Palio“, ossia un drappo (o drappellone) decorato raffigurante la Vergine Maria.
La risposta più semplice, però, potrebbe non essere le più giusta in questo caso! Chiunque conosca Siena, anche solo un po’, sa benissimo che il Palio di Siena è ben più che una semplice corsa di cavalli: per un senese, il Palio è una religione, una questione di vita o di morte!
La vita della città ruota intorno al Palio: le contrade si preparano per la gara in modo meticoloso, e organizzano attività durante tutto l’anno.
Il Palio così come lo conosciamo oggi risale alla metà del XVII secolo. Il Palio non consiste solo nei 10 minuti di corsa che tutti conoscono. Le celebrazioni coprono infatti ben 4 giorni. Il primo giorno (il 29 giugno e il 13 agosto), la mattina presto ci sono le prove di addestramento (intorno alle 5 o 5:30 fino alle 7 o 7:30). Lo stesso giorno, sempre la mattina, si svolge la “tratta” ovvero le operazioni di scelta dei cavalli per l’abbinamento alle 10 contrade che partecipano al Palio. L’estrazione del cavallo per ogni contrada avviene verso le 12 o l’una. Quando una contrada ha ricevuto il suo cavallo, questo viene affidato ad una persona detta il “barbaresco“, che se ne prenderà cura fino al giorno del Palio. Il barbaresco e i contradaioli accompagnano il cavallo alla sua stalla. La sera del primo giorno, verso le 19 e 30 so svolge la prima delle 6 prove che precedono il Palio vero e proprio.
Il barbaresco scorta il cavallo a Piazza del Campo, solitamente seguito da folti gruppi di contradaioli che cantano le canzoni tradizionali della contrada. Alle prove si può assistere dai palchi sistemati intorno a Piazza del Campo. La prima prova mira a testare sia il cavallo, che non si può comunque cambiare, che il “fantino”, che invece può essere sostituito fino al giorno del Palio. Le contrade entrano in Piazza nello stesso ordine in cui entreranno la sera del Palio.
Il secondo giorno (il 30 giugno o il 14 agosto), alle 9 c’è la seconda prova. I cavalli entrano in Piazza in ordine inverso rispetto alla prima prova. La terza prova si svolge alle 19:45 e le contrade entrano in piazza secondo l’ordine di estrazione avvenuto nell’assegnazione dei cavalli.
Il terzo giorno, quello che precede il Palio (il 1° luglio e il 15 agosto), c’è la quarta prova alle 9:00 per la quale i cavalli entrano in Piazza nell’ordine inverso rispetto alla prova prima. Verso le 19, c’è poi la “prova generale“. I cavalli entrano in Piazza secondo il numero che avevano sull’orecchio il giorno della “tratta“. La prova generale è preceduta dalla tradizionale “carica dei carabinieri a cavalli“. Dopo la prova generale, ogni contrada organizza una cena alla quale partecipano i contradaioli, il Captain della contrada, il fantino e anche i turisti se lo desiderano. Dopo la cena il capitano della contrada si rega in visita dai capitani delle contrade amiche per formare delle alleanze contro le contrade avversarie. Tutti gli accordi sono verbali.
Il giorno del Palio (il 2 luglio o il 16 agosto), verso le 7:45 si tiene nella cappella accanto al Palazzo Comunale, la “Messa del Fantino” celebrata dall’Arcivescovo di Siena. Alle 9 c’è la “provaccia“, cosiddetta perché i contradaioli solitamente non se ne interessano molto. Dopo la provaccia, i fantini e i capitani vanno in comune per la registrazione ufficiale dei fantini stessi e del giubbotto con il quale correranno.
Verso le 15, dopo la cerimonia della vestizione della comparsa, questa e il cavallo sono benedetti nella chiesa della contrada: il parroco chiude la benedizione dicendo “vai e torna vincitore“. Dopo la cerimonia della benedizione, le comparse delle contrade e i figuranti del comune sfilano attraverso il centro fermandosi in Piazza Salimbeni davanti al Casino dei Nobili, e davanti a Palazzo Chigi Saraceni e davanti al Duomo dove eseguono la sbandierata.
Verso le 14:50, il corteo degli sbandieratori lascia il cortile del Palazzo del Governo in Piazza del Duomo e si dirige verso Piazza del Campo. Verso le 16 il corteo raggiunge il Campo. Verso le 19, il “drappellone” viene issato sul palco dei giudici mentre i 17 “alfieri“, ovvero gli sbandieratori, eseguono la sbandierata. Il Palio comincia subito dopo.
Un colpo di mortaretto segna l’uscita dei cavalli dall’Entrone. Ogni fantino riceve un nerbo di bue che viene usato per incitare il cavallo e ostacolare i fantini delle contrade avversarie. I fantini cominciano poi ad entrare tra i canapi della “mossa“. L’ordine di entrata è sorteggiato. L’ultima entra di “rincorsa” quando lo ritiene più opportuno, decidendo così il momento della partenza. Se la partenza non è ritenuta valida, uno scoppio del mortaretto ferma i cavalli e si ricomincia. Se la partenza è valida, i cavalli compiono tre giri della piazza. È il cavallo a vincere: può arrivare anche “scosso” ossia senza fantino, ma la vittoria va alla contrada del primo cavallo a tagliare il traguardo.
I festeggiamenti cominciano subito: i contradaioli scavalcano le staccionate e vanno a toccare il cavallo e il fantino e ovviamente a prendere il Palio. A luglio, il Palio viene portato in Provenzano e ad agosto al Duomo, dove i contradaioli cantano il Te Deum in segno di ringraziamento. Le celebrazioni ufficiali si svolgono a Settembre con la Cena della Vittoria. È una festa per le strade della contrada con tanta gente, musica e buon cibo. E naturalmente l’ospite d’onore: il cavallo!
Cosa fare e non fare se andate al Palio
I giorni del Palio sono giorni di grande eccitazione ma anche tensione… sebbene i senesi siano felici di condividere questa loro grande passione con i “non senesi”, ci sono alcune cose che i visitatori dovrebbero ricordare:
- non cercate di toccare i cavalli try to touch the horses
- se riuscite ad entrare in chiesa durante la cerimonia di benedizione dei cavalli (potrebbero non farvi entrare), fate silenzio e non usate il flash per fare le foto.
- se volete vedere la Prova Generale, dovete rivolgervi alle contrade con anticipo e pagare un piccolo biglietto di ingresso.
- se decidete di andare in piazza a vedere il Palio, non prendete bambini o altre persone sulle spalle: potreste occludere la visuale degli altri presenti in piazza. Per altro, visto che c’è una grande calca, è fortemente sconsigliabile portare bambini in piazza, a meno che non prenotiate un posto a sedere sui palchi o sulle terrazze della Piazza.
- non si possono portare sedie e sgabelli.
- non siate sarcastici o ironici nei confronti dell’atteggiamento dei contradaioli, e non vi lamentate troppo apertamente se per la partenza ci vuole un po’. La persona accanto a voi potrebbe essere molto nervosa…
- portatevi molta acqua: fa molto caldo a luglio e agosto nel mezzo di una piazza affollata dove si deve stare in piedi per ore. Ricordate che non c’è modo di uscire fino a che il Palio non è finito.
- non ci sono bagni.
- se non vi sentite sicuri di poter resistere in piedi al caldo per ore senza possibilità di uscire dal centro della piazza, cercate un bel bar nel centro e godetevi il Palio in TV con i contradaioli che non sono entrati in Piazza!
- se desiderate vedere il Palio in piazza comunque, prenotate i biglietti per il Palio e guardatevelo dai palchi o dai terrazzi sulla piazza.
Una cena in contrada – mangiare e bere con i contradaioli.
Leggete l’articolo sulla nostra esperienza di una “cena di Contrada” (in inglese)!
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